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La mia storia...
Elisabetta Ercolani nasce a Velletri il 28 Giugno 1974, dalla famiglia Ercolani - Tedeschi, molto apprezzata nel territorio dei castelli romani.
La primogenita di casa cresce tra l'amore di mamma Anna Maria, papà Gianni e l'affetto dei nonni, in particolare nonno Tommaso e nonna Betulia.
Dopo due anni nasce la sorella Ilaria, con la quale instaura un feeling più che fraterno.
La loro infanzia veliterna cresce tra scuole di danza e l'istituto "Maestre Pie Venerini" dove conoscono le loro piccole amiche che la sorella minore conoscerà per la prima volta dopo ben 30 anni.
Nel 1985 la famiglia si trasferisce a Roma. Nonostante il repentino passaggio dalla vita tranquilla e salutare della periferia alla freneticità della capitale, le piccole sorelle coltivano nuove amicizie.
Nel 1989 nasce la terzogenita, Federica. Elisabetta si prende da subito cura di lei, diventando una seconda mamma. Federica cresce senza mai separarsi dalla sorella maggiore, coltivando ogni giorno quel rapporto indissolubile che le rende speciali.
Nel dicembre del 2005 Elisabetta nota delle perdite dal seno, scoperte poi come un tumore.
Inizia il lungo calvario che si alterna a stasi di felicità.
Dopo diversi interventi chirurgici tutto sembra tornare alla normalità sino a quando nel settembre del 2008, Elisabetta rimane bloccata da un forte dolore alla schiena.
Con l'incompetenza di tre primari, viene curata confondendo il male ormai metastatico con il colpo della strega. Elisabetta non si riprenderà più dai frequenti quanto atroci dolori.
Inizia il percorso di interventi, chemioterapia e trasfusioni giornaliere. La famiglia è allo stremo delle forze se non fosse per quel sorriso di Betta che trasmette la giusta grinta per andare avanti.
In questi utlimi anni di vita Elisabetta si riavvicina alla fede, pregando non tanto per la sua salvezza bensì per risparmiare il dolore di una futura mancanza alla famiglia.
La preoccupazione maggiore è per la sorella Federica, così piccola e legata a lei che non giustifica il male provocatole.
E' ormai troppo tardi quando la famiglia si rende conto dell'errore imperdonabile commesso dai medici ai quali Elisabetta aveva affidato la sua vita. Nonostante tutto, l'angelo dai riccioli biondi viene trasferito in un istituto a roma sotto la guida del Prof. Marchetti. Federica, Ilaria e mamma Anna Maria si alternavano la notte per starle accanto. Elisabetta era sempre circondata dall'affetto di tutti i parenti, in particolare della zia che la accudirà con una dolcezza esemplare. La mamma nel frattempo stava organizzando un team di medici a domicilio per riportare la sua prima figlia a casa. Ma Elisabetta non fece in tempo a tornare.
La notte del 26 Ottobre, Elisabetta avrebbe dovuto dormire con la sorella minore, Federica. Per un caso fortuito, il destino volle che sarà la mamma a dormirle accanto per l'ultima notte della sua vita.
Intorno alle 23 Elisabetta si toglie il respiratore, si alza dal letto come non faceva da mesi e prega tre Ave Marie, al termine delle quali si riaccascia come se nulla fosse accaduto. La mamma crede in un miracolo e quindi in una possibile guarigione. Alle 00.25 del 27 Ottobre, Elisabetta vola nei cieli azzurri solcati dagli aerei che, grazie a lei, avevano appassionato Federica.
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